Appunti di viaggio–La Macchina Fissa–by tyziana

La Macchina Fissa

Continuano i miei “Appunti di viaggio”, i racconti dei viaggi fatti lo scorso anno.

Stavolta  siamo in autunno, a settembre, a Borgo Virgilio,  una località sul fiume Mincio,  nei pressi di Mantova, dove,  in compagnia del mio caro amico  Claudio, siamo andati a far visita all’amico Clark, presso La Macchina Fissa.

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Giunti sul posto, la prima impressione è  stata quella di un luogo dal fascino retrò,  racchiuso fra i boschi  e con il rumore del fiume che passa accanto, l’edificio dall’aspetto un po’  decadente  e complice una giornata uggiosa, tutto ha un’atmosfera ovattata, come se il tempo lì si fosse fermato ad un secolo fa.

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Il significato del nome “La Macchina Fissa”, ha origine dall’edificio, costruito nel tardo 18° secolo, che aveva all’interno un grosso motore che serviva per il pompaggio dell’acqua del fiume,  necessaria all’irrigazione dei campi di coltivazione  circostanti.

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La Macchina Fissa  è la sede dell’associazione culturale Reading Retreats in Rural Italy (Soggiorni di Lettura nella Campagna Italiana) e la casa del suo fondatore, Clark Anthony Lawrence,  americano, che ha accettato di rilasciarmi una piccola intervista, che riporto integralmente.

Chi sei e come nasce l’idea dell’associazione?
Sono americano, vengo da Manassas in Virginia.
Ho studiato storia dell’arte e arte Greca e mi sono laureato in architettura a Philadelphia.
La mia è una storia un po’ avventurosa.
Le prime volte che sono stato qui in Italia da studente e turista viaggiavo fra il sud d’Italia, Sicilia, Napoli, ecc. e la Magna Grecia... poi piano piano sono venuto su come studente e turista e poi nel 1995 sono arrivato a Bologna e vivo in Italia da dicembre 1995.

Ho fondato l'Associazione culturale Reading Retreats in Rural Italy   nel dicembre del 1996 a Palazzo Montefano, una villa del 17° secolo a Budrio (BO), dove sono stato fino al  giugno 2003, poi al Castello di Galeazza, vicino a Bologna dal  luglio 2003 fino al  20 maggio 2012,  dove sono dovuto andar via con molto rammarico  a causa  del terremoto  che ha distrutto il Castello ( vedi articolo ).

Mi sono trasferito poi a Corte Eremo  nell’estate del  2012,  un vecchio casolare storico nei dintorni di Mantova, dove avevo portato con me la mia biblioteca, la mia collezione d’arte, oltre 1000 piante, sette caprette tibetane e molti altri oggetti e dove rimasi fino al novembre 2015, quando mi trasferii presso La Macchina Fissa  a Borgo Virgilio, MN  dal dicembre 2015 ad oggi.

L’associazione ospita concerti, mostre d’arte, spettacoli teatrali ed eventi culturali tutto l’anno ed è aperta come una seconda casa ai soci che vengono dall’Italia e dall’estero per leggere, rilassarsi e incontrare altre persone in un’atmosfera tranquilla e amichevole.

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Come nasce la tua passione per il giardinaggio?
La mia passione per il giardinaggio è nata semplicemente facendo giardinaggio, non perché ne fossi appassionato, ma perché dovevo lavorare nel giardino attorno al castello di Galeazza, che è stata abbandonato,  solo per aprire porte e cancelli e muovermi . Era una giungla!!
Ma più lavoravo fuori in giardino e più che mi appassiona
vo!

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La Macchina Fissa non ha ancora un giardino per se, ma sicuramente una cosa che ho ereditato e che non cambierò è l'orto, ideato e costruito da un vecchio ortolano di nome Guerrino... 10 cassettoni di cemento armato, dritti come soldati in due righe di 5.
Non potrei toglierli neanche con giornate di lavoro con una ruspa gigante - quindi anche qui sono un in certo senso obbligato a lavorare con quello che trovo, ma mi sto divertendo un sacco con mais, girasoli, zucche, pomodori, fagioli rampicanti, cetrioli giapponesi, e zinnie che un amico snobba, dicendo che sono "volgarissime". Le adoro!

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Ed in effetti lo spazio esterno più vissuto da Clark è l’orto!
Filari di pomodori, zucche, peperoni,  peperoncini, melanzane, e tanto altro, contornato da una distesa di Zinnie di un rosso scarlatto che rallegra tutto

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e le sue adorate caprette tibetane a tenergli compagnia.
Nel video potete vedere Clark all’opera mentre dà loro le erbacce che crescono nell’orto di cui vanno ghiotte!



Clark ha anche la passione per le specie particolari ed è sempre alla ricerca di nuovi semi da sperimentare. Organizza, infatti, presso le manifestazioni florovivaistiche, uno scambio di semi fra appassionati.
In giardino c’è un segno tangibile dei suoi esperimenti…
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Quella che mi ha colpita di più è stata questa splendida pianta di riso, dai contrasti favolosi fra le foglie scure e i chicchi di riso verde acido, una meraviglia!

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Siamo stati ospiti di Clark a pranzo, una tavolata multietnica, con commensali italiani, americani, tedeschi ed inglesi ed è stato tutto molto naturale.
Ho lasciato con molto rammarico il posto, ripromettendomi di tornarci con più calma e godere ancora di questa atmosfera calda e carica di poesia, dove ogni immagine impressa in foto e nella mente sembra un quadro…

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Il giardino di Clark a La Macchina Fissa  è visitabile in tre date a partire da domenica 14 Maggio, il 28 Maggio ed il 24 Settembre nel circuito "Andar per giardini", dove parteciperanno, con i loro bellissimi giardini di cui presto vi parlerò, anche il mio amico Claudio e la mia amica Anna.
Non mancate!





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